Il prossimo 10 Giugno uscirà il nuovo libro di Stefano Feltri, che ripercorre la storia di Elon Musk come imprenditore e come uomo che vede nella democrazia un limite ai suoi affari.
Non si tratta di essere prevenuti e tanto meno di una propaganda di odio, nessuno odia nessuno. Si tratta di mettere in fila i dati e fare un'analisi, giusta o sbagliata che sia. Elon Musk ha indubbie capacità imprenditoriali, certamente, come usa queste sue capacità a volte fa preoccupare e tenere gli occhi aperti penso sia sempre importante
Appunto, "mettere in fila i dati". Ma i dati su Musk anteriori all'appoggio dato a Trump sono ignorati o sfumati nella recensione; il che induce un lettore a sospettare la prevenzione, non solo del recensore ma anche dell'autore. Da qualche parte ho letto che la differenza tra l'imprenditoria europea e quella oltreatlantica consiste nel fatto che l'Europa si limita ad aggiustare, a migliorare quello che già sa o possiede; mentre oltreatlantico si rischia, si coltivano idee rivoluzionarie, si lanciano progetti apparentemente irrealizzabili. E si viene premiati, sia dal successo economico sia dalla politica; quest'ultima si convince che il genio impiegato nell'industria possa essere utile anche alla politica. E il "genio" chiede in cambio che la politica lo agevoli. Succede pure in Italia, da sempre, solo che in Italia i "genii" si chiamano Debenedetti o Elkann, e fanno strada alle loro 'idee' comprando giornali per nascondere il fallimento delle proprie industrie. E se qualcuno avesse qualche idea geniale, rivoluzionaria, fortemente innovativa (ad esempio, il Ponte sullo Stretto), sarebbe sommerso dalle infinite pastoie di chi al massimo sa "aggiustare" (ma che ponte, sistemiamo la ferrovia Catania-Palermo o la Circumvesuviana...) o difende i privilegi dei traghettatori.
Mi sembra leggermente prevenuto... Non so se nel libro c'è una sorta di premessa, che nella recensione è bellamente ignorata: perché Musk è arrivato lì? Forse perché ha fatto creazioni geniali (una per tutte, l'auto elettrica, che vent'anni fa era sepolta dalla nostra miope ostilità e oggi è imitata da tutti)? E' un reato definire Musk un benefattore dell'umanità, e cancellare i suoi meriti solo perché ha appoggiato Trump??
è chiaro che chi possiede il controllo di una Ai ha un potere enorme anche propagandistico come e più dei normali mass media controllati da editori privati che poi hannno altre attività oltre all'editoria. Sarebbe stato il sogno di Goebbels averne una anche se poi si è arrangiato egualmente. Sempre più difficile credere a tutto quel che ti viene proposto e purtroppo tanta gente ci casca basta vedere a come votano anche da noi. PS io in Sud Africa sono stato 20 anni fa e mi raccontavano che i coloni che avevano avuto il coraggio di rimanere dormivano col fucile sulle ginocchia poi Jonnasburg l'ho vista e sembrava una città in guerra con case circondate da barriere di filo spinato. PS complimenti a Feltri per il nuovo libro, come per altri autori io faccio fatica a capire come si riesca a scrivere non un articolo ma addirittura un libro appena ci sia uno spunto interessante. Qualità e capacità di lavoro eccezionali che invidio.
Non si tratta di essere prevenuti e tanto meno di una propaganda di odio, nessuno odia nessuno. Si tratta di mettere in fila i dati e fare un'analisi, giusta o sbagliata che sia. Elon Musk ha indubbie capacità imprenditoriali, certamente, come usa queste sue capacità a volte fa preoccupare e tenere gli occhi aperti penso sia sempre importante
Appunto, "mettere in fila i dati". Ma i dati su Musk anteriori all'appoggio dato a Trump sono ignorati o sfumati nella recensione; il che induce un lettore a sospettare la prevenzione, non solo del recensore ma anche dell'autore. Da qualche parte ho letto che la differenza tra l'imprenditoria europea e quella oltreatlantica consiste nel fatto che l'Europa si limita ad aggiustare, a migliorare quello che già sa o possiede; mentre oltreatlantico si rischia, si coltivano idee rivoluzionarie, si lanciano progetti apparentemente irrealizzabili. E si viene premiati, sia dal successo economico sia dalla politica; quest'ultima si convince che il genio impiegato nell'industria possa essere utile anche alla politica. E il "genio" chiede in cambio che la politica lo agevoli. Succede pure in Italia, da sempre, solo che in Italia i "genii" si chiamano Debenedetti o Elkann, e fanno strada alle loro 'idee' comprando giornali per nascondere il fallimento delle proprie industrie. E se qualcuno avesse qualche idea geniale, rivoluzionaria, fortemente innovativa (ad esempio, il Ponte sullo Stretto), sarebbe sommerso dalle infinite pastoie di chi al massimo sa "aggiustare" (ma che ponte, sistemiamo la ferrovia Catania-Palermo o la Circumvesuviana...) o difende i privilegi dei traghettatori.
Propaganda di odio
Mi sembra leggermente prevenuto... Non so se nel libro c'è una sorta di premessa, che nella recensione è bellamente ignorata: perché Musk è arrivato lì? Forse perché ha fatto creazioni geniali (una per tutte, l'auto elettrica, che vent'anni fa era sepolta dalla nostra miope ostilità e oggi è imitata da tutti)? E' un reato definire Musk un benefattore dell'umanità, e cancellare i suoi meriti solo perché ha appoggiato Trump??
è chiaro che chi possiede il controllo di una Ai ha un potere enorme anche propagandistico come e più dei normali mass media controllati da editori privati che poi hannno altre attività oltre all'editoria. Sarebbe stato il sogno di Goebbels averne una anche se poi si è arrangiato egualmente. Sempre più difficile credere a tutto quel che ti viene proposto e purtroppo tanta gente ci casca basta vedere a come votano anche da noi. PS io in Sud Africa sono stato 20 anni fa e mi raccontavano che i coloni che avevano avuto il coraggio di rimanere dormivano col fucile sulle ginocchia poi Jonnasburg l'ho vista e sembrava una città in guerra con case circondate da barriere di filo spinato. PS complimenti a Feltri per il nuovo libro, come per altri autori io faccio fatica a capire come si riesca a scrivere non un articolo ma addirittura un libro appena ci sia uno spunto interessante. Qualità e capacità di lavoro eccezionali che invidio.