Intelligenza artificiale e patrimonio culturale
Oggi 22 Maggio 2024 alle ore 18:30 presso il Circolo del Polo a Roma, un dibattito sull'AI, diritto d'autore e beni culturali da non perdere.
La gestione del patrimonio culturale è un tema che mi appassiona e non solo in quanto amo l’arte, ma anche perché penso che una gestione intelligente del nostro patrimonio potrebbe incidere considerevolmente sull’economia e sull’immagine del nostro paese.
Negli ultimi quattro anni, insieme ad alcuni amici e colleghi, abbiamo esaminato a fondo la questione e abbiamo intervistato i direttori dei principali musei italiani, ma anche società di comunicazione, case di moda e imprese per capire se si potesse coniugare una eventuale domanda di sfruttamento commerciale dei beni culturali con un’offerta da parte delle istituzioni.
È emersa una certa rigidità, salvo alcune eccezioni, dei Musei a concedere licenze per l’utilizzo delle immagini delle opere che hanno in custodia, preoccupati di svilire il patrimonio culturale, mentre dall’altro lato abbiamo riscontrato un elevato interesse delle imprese che però spesso preferiscono soprassedere a causa dell’eccessiva burocrazia e della lentezza nell’evadere le richieste.
So perfettamente che il tema è controverso e molti auspicano una liberalizzazione totale dell’uso delle immagini dei beni culturali ma, personalmente, non sono affatto d’accordo.
Io abito a Firenze e quando passeggio per il mercato di San Lorenzo, invaso da oggetti di bassa qualità e grembiuli da cucina con sopra il David di Michelangelo versione porno-star, mi vengono i brividi al pensiero dell’opinione che possono avere di noi all’estero.
Una regolamentazione di questo fenomeno, equilibrata e che tenga conto sia delle esigenze delle imprese, che non possono pagare cifre fuori mercato o sopportare procedure macchinose, sia di quelle dello Stato che vuole difendere i propri beni, è indispensabile per un paese come il nostro che ha un enorme patrimonio culturale.
Pur con molte critiche, qualcosa si sta muovendo e credo sia un buon segno anche se la strada da percorrere è ancora lunga.
Sono quindi particolarmente felice di avere ricevuto l’invito a discutere su questi temi, con riferimento all’intelligenza artificiale.
Stasera a Roma il dibattito “L’intelligenza artificiale applicata al patrimonio culturale”
Stasera 22 Maggio 2024 alle ore 18:30 a Roma, presso il Circolo del Polo in via dei Campi Sportivi 43, ci sarà un interessante dibattito su “L’intelligenza artificiale applicata al patrimonio culturale”.
A promuoverlo è SIC, Società di Ingegneria Culturale, il cui Presidente, Prof. Antonio Tarasco, è da sempre attento alla gestione e alla conservazione del patrimonio culturale, con un’attenzione particolare alle possibilità che essa offre per generare introiti per le casse dello Stato, senza ostacolare la libera fruizione delle opere da parte del pubblico.
L’intelligenza artificiale è una nuova frontiera da esplorare su molti fronti, non ultimi quelli del diritto d’autore e del Codice dei Beni Culturali.
L’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale necessita di moltissimi dati che vengono reperiti online e che spesso includono anche opere protette per le quali sarebbe necessario chiedere il consenso dell’autore, o del Ministero, e pagare i relativi diritti.
Questo non sta accadendo e le imprese si difendono sostenendo che l’utilizzo di queste opere ricade sotto l’eccezione che, nel diritto anglosassone, prende il nome di fair use e che in Europa ha il nome di eccezione di text and data mining.
L’intelligenza artificiale può quindi utilizzare opere protette senza pagare diritti o deve chiedere il consenso agli autori? Io sono convinta che possa farlo e che non sia questa la strada da seguire per potere ottenere introiti dalla gestione del patrimonio culturale ma credo di essere in netta minoranza, almeno sul territorio nazionale.
In Italia, il Disegno di legge sull’intelligenza artificiale recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, è piuttosto restrittivo sul punto e, oltre a ribadire il principio dell’opt-out, per cui gli autori possono esprimere il dissenso all’utilizzo delle loro opere per l’addestramento dei sistemi di IA, mira a tutelare la creatività umana che deve prevalere sugli usi fatti dall’intelligenza artificiale.
Questi temi sono trattati nel mio recente volume dal titolo "A chi spettano i diritti delle opere dell'intelligenza artificiale?" (Edizioni Maggioli, 2024) e di tutto questo, e di molto altro, si parlerà stasera, in un dibattito animato da importanti relatori.
Oltre al Prof. Antonio Tarasco, Presidente SIC e Direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, interverranno il prof. Antonio Bartolini, Ordinario di Diritto Amministrativo nell'Università di Perugia, il prof. Salvatore Sica, Ordinario di Diritto privato nell'Università degli studi di Salerno, Consigliere giuridico del Ministro della Cultura per il diritto d'autore e la digitalizzazione. Porterà i suoi saluti il Dott. Francesco Gilioli, Capo di Gabinetto del Ministero della cultura.
Un appuntamento da non perdere. La partecipazione è gratuita, previo invio di una mail a presidenza@ingegneriaculturale.eu.