Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’AI ACT, in vigore da Agosto
Il 12 Luglio 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Regolamento Europeo (UE) 2024/1689, meglio noto come AI ACT. Vediamo nel dettaglio quando entrerà in vigore
Il 12 Luglio 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento Europeo (UE) 2024/1689 del 13 giugno 2024 che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale, meglio noto come Regolamento sull’intelligenza artificiale o AI Act.
La pubblicazione, tanto attesa, è finalmente arrivata e adesso iniziano a decorrere i termini per la sua applicazione, per cui anche chi non avesse già avviato le procedure per adeguarsi alla nuova normativa, adesso non potrà più attendere.
Il Regolamento, in quanto tale, è obbligatorio in ogni sua parte e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, senza che ci sia bisogno di una legge di attuazione.
Nella sezione di LISP dedicata all’AI Act abbiamo scorso gli elementi fondamentali della nuova normativa, su molti dei quali torneremo con ulteriori approfondimenti, per cui per chi ha seguito la nostra rubrica sarà molto più facile comprendere le sue modalità di attuazione.
Quando sarà applicabile l’AI ACT?
Il Regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e, quindi, a partire la 2 Agosto 2024.
Nonostante il termine dell’entrata in vigore sia così ravvicinato, l’art. 113 del Regolamento precisa che la nuova normativa si applica a decorre dal 2 Agosto 2026, per cui ci sono due anni di tempo per potere mettere in atto tutte le misure richieste.
Questo periodo, che può sembrare lungo, in realtà è piuttosto ravvicinato e, inoltre, chi già sviluppa o utilizza sistemi di intelligenza artificiale non potrà commercializzarli in violazione dell’AI Act per poi trovarsi a breve a modificarli o, addirittura, ritirarli dal mercato, ma sarà per forza costretto a fare i conti con il Regolamento fin da subito.
Eccezioni
A questa riflessione deve aggiungersi anche il dato normativo.
L’art. 113 prevede infatti alcune eccezioni e anticipa l’entrata in vigore dell’AI Act a una data molto più ravvicinata per alcune parti, posticipandolo al 2027 in un caso.
La norma prevede che:
«a) I capi I e II si applicano a decorrere dal 2 febbraio 2025;
b) Il capo III, sezione 4, il capo V, il capo VII, il capo XII e l’articolo 78 si applicano a decorrere dal 2 agosto 2025, ad eccezione dell'articolo 101;
c) L'articolo 6, paragrafo 1, e i corrispondenti obblighi di cui al presente regolamento si applicano a decorrere dal 2 agosto 2027».
Febbraio 2025
Nel Capo I viene definito il concetto di intelligenza artificiale, delimitato l’ambito di applicazione e vengono descritte le definizioni generali dei vari termini indicati nel Regolamento. Al suo interno troviamo, però anche l’art. 4, in base al quale i fornitori e i deployer, ovvero gli utilizzatori, dei sistemi di intelligenza artificiale sono tenuti ad adottare «misure per garantire nella misura del possibile un livello sufficiente di alfabetizzazione in materia di IA del loro personale nonché di qualsiasi altra persona che si occupa del funzionamento e dell'utilizzo dei sistemi di IA per loro conto».
Questo obbligo scatta molto presto, ovvero dopo sei mesi dall’entrata in vigore, per cui le aziende che operano nel settore dell’intelligenza artificiale sono tenute fin da subito a organizzare corsi di formazione per il loro personale, in modo che sia ben preparato ai temi che ci riguardano.
Il Capo II si occupa, invece, delle “pratiche vietate”, ovvero di quei sistemi di intelligenza artificiale che presentano un rischio inaccettabile e che, pertanto, non possono essere sviluppati o utilizzati. Ne potrete trovare un’elencazione in questo articolo precedente.
Anche questo Capo si applica a partire dal 2 Febbraio 2025, circostanza che impone alle imprese di adeguarsi immediatamente per dismettere eventuali sistemi, rientranti nel Capo II, che avessero iniziato a utilizzare o commercializzare.
Agosto 2025
Un altro importante gruppo di norme si applica, invece, a partire dal 2 Agosto 2025. Si tratta delle norme che disciplinano l’Autorità di notifica (capo III, sezione 4), quelle sulla Riservatezza (art. 78) e sulle Sanzioni (capo XII) ad eccezione delle Sanzioni pecuniarie per i fornitori di modelli di IA per finalità generali (art. 101) che seguono il termine generale dei due anni.
Il corpo normativo più rilevante, che si applicherà dopo un anno, riguarda i Modelli di IA per finalità generali (capo V) e la Governance (capo VII).
I modelli per finalità generali sono quelli come GPT, Generative Pre-trained Trasformer, motore, tra gli altri, di ChatGPT che sono alla base di molti sistemi di intelligenza artificiale e che consentono di potere sviluppare molti applicativi. Essi sono nelle mani di poche multinazionali, per cui questa normativa non dovrebbe riguardare la maggiore parte degli operatori, ma è comunque significativa e di grande impatto, soprattutto se destinata a operatori stranieri che comunque operano nel territorio europeo.
Agosto 2027
Infine, le norme relative a un gruppo fondamentale di sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio, e i relativi obblighi (articolo 6, paragrafo 1) si applicano a decorrere dal 2 agosto 2027.
Seguono invece il termine ordinario le norme relative ai sistemi ad alto rischio elencate nell’Allegato III, che sono moltissimi e implementabili anche in futuro. Sul punto si rimanda a un approfondimento già pubblicato su LISP.
Questo articolato meccanismo di entrata in vigore per fasi consente alle imprese di potersi avvicinare alla normativa con una certa gradualità ma, come dicevamo, non c’è tempo da perdere ed è impensabile potersi adeguare in poche settimane.
Il lavoro da fare è complesso, include un cambio di mentalità diffuso tra tutto il personale aziendale, l’adozione di procedure rigorose e la predisposizione di sistemi di documentazione dei processi che richiedono studio, tempo e grande attenzione.
Dopo le ferie estive occorrerà iniziare a rimboccarsi le maniche.
Il mio Libro
È uscito il mio nuovo libro “A chi spettano i diritti sulle opere dell’intelligenza artificiale”, edito da Maggioli Editore.