Pro e contro del giornalismo automatizzato
L'adozione dell'IA nel giornalismo offre vantaggi in termini di efficienza, scalabilità e innovazione, ma pone importanti sfide sul piano della qualità, della trasparenza e dell'etica professionale.
Il giornalismo automatizzato, o automated journalism, è stato adottato per la prima volta su larga scala da testate come Associated Press e Bloomberg, che dal 2014 hanno iniziato a utilizzare sistemi automatici per la generazione di notizie finanziarie, ma oggi con i modelli generativi, l’ambito applicativo si è esteso a tutte le fasi della produzione editoriale.
L’apporto dell’intelligenza artificiale consente di ottenere un significativo aumento dell'efficienza redazionale e di coprire eventi locali o settoriali che altrimenti non riceverebbero attenzione, per cui è diventata uno strumento irrinunciabile anche in questo delicato settore.
La buona notizia, se così si può dire, è che gli utenti chiedono sincerità e sono pronti a scappare da tutti quei notiziari verso i quali nutrono dubbi che possa mancare l’apporto umano nella generazione degli articoli.
La trasparenza sull'origine umana del contenuto è quindi fondamentale per mantenere la credibilità dell'informazione.
Pro
Premesso questo, l’AI può essere impiegata per analizzare grandi quantità di dati, individuando collegamenti non immediatamente rilevabili ed è quindi fondamentale nella fase di ricerca e di brain storming interno che precede la scrittura di qualsiasi testo. The Guardian, ProPublica e ICIJ hanno utilizzato strumenti di text mining per analizzare database complessi come i Panama Papers, rivelando fenomeni di corruzione e evasione fiscale a scala globale.
L’AI consente, inoltre, di ridurre i costi di produzione delle notizie.
Secondo un’indagine di Deloitte del 2023, le redazioni che hanno implementato strumenti di generazione automatica dei contenuti hanno registrato un calo medio del 25% nei costi operativi legati alla produzione di notizie standardizzate.
Il risvolto della medaglia è una possibile riduzione della richiesta di mansioni giornalistiche tradizionali che potrebbero ridursi fino al 30% entro il 2030, ma il fenomeno dovrebbe riguardare le funzioni di più basso livello, quelle più meccaniche, come la predisposizione di rassegne stampa o semplici informazioni di cronaca, mentre resterebbe ampio spazio per il giornalismo di più alto livello in cui è fondamentale l’apporto creativo e intellettuale.
Inoltre, anche se la generazione automatica riduce i costi iniziali, il lavoro di fact-checking e supervisione può comportare oneri aggiuntivi. In base a uno studio del 2022, il 38% delle testate che utilizzano l’AI ha dovuto assumere nuovi editor per verificare la correttezza e l'affidabilità dei contenuti generati, per cui l’aspetto occupazionale non ne ha risentito in modo eccessivo.
L'automazione ha, inoltre, il vantaggio di rendere economicamente sostenibile la produzione di contenuti per segmenti poco redditizi ma ad alta fidelizzazione, come le notizie locali o settoriali. Il Los Angeles Times, tramite il progetto "Quakebot", pubblica automaticamente notizie sui terremoti, incrementando le visite organiche ed ha aumentato di circa il 12% nel traffico locale. Inoltre l’impiego dell’AI per personalizzare contenuti in tempo reale in funzione del comportamento dell’utente, aumenta la permanenza sul sito e tende a soddisfare maggiormente le aspettative dei lettori.
Grazie all’AI si assiste anche alla nascita di nuovi modelli di business. Strumenti come ChatGPT o Jasper sono utilizzati da redazioni e scrittori indipendenti per creare contenuti sponsorizzati con costi ridotti, consentendo lo sviluppo di micro-imprese giornalistiche che si sostengono tramite abbonamenti, crowdfunding o contenuti a pagamento automatizzati.
Contro
Uno degli aspetti più critici resta quello dell’affidabilità delle informazioni generate automaticamente. Oltre alle allucinazioni, che sono sempre alte, l’AI riflette i bias presenti nei dati di addestramento che si traducono in contenuti che possono perpetuare stereotipi o discriminazioni, cosa che accade molto di meno negli articoli redatti da esseri umani.
Un problema serio è piuttosto rappresentato dall'integrazione dell'AI nei motori di ricerca che ha causato un calo significativo dei click verso le fonti giornalistiche che alcuni stimano addirittura del 40% per i siti di news, con effetti negativi sulla raccolta pubblicitaria.
L'adozione dell'IA nel giornalismo offre indubbi vantaggi in termini di efficienza, scalabilità e innovazione, ma pone anche sfide significative sul piano della qualità, della trasparenza e dell'etica professionale.
La strada più promettente sembra essere quella dell'integrazione tra intelligenza artificiale e supervisione umana, con l'obiettivo di potenziare il lavoro giornalistico senza comprometterne la funzione.
Una regolamentazione chiara, unita a una formazione specifica per gli operatori del settore, sarà cruciale per il futuro di un’informazione equilibrata, inclusiva e responsabile.
Giornalismo AI
Allo stato l’editoria che si basa esclusivamente sull’intelligenza artificiale sembra ancora in fase sperimentale.
In Italia uno dei progetti più famosi è stato quello de Il Foglio che ha fatto uscire una versione interamente scritta dall’intelligenza artificiale, che è stata letta con grande interesse. C’è chi ha osservato che il contenuto degli articoli era piatto, che non c’era mai una presa di posizione netta e che mancava il “sale” proprio di chi fa giornalismo, ma di fatto l’esperimento può dirsi riuscito per lo scopo che si poneva che era, principalmente, provocatorio.
Ho chiesto a ChatGPT 4.0 di indicarmi altri esempi di esperimenti analoghi e mi ha fornito la seguente lista. Come si vede si tratta di progetti molto recenti o di prossima attivazione, per cui siamo agli albori di una nuova possibile forma di giornalismo.
Allo stato possiamo solo dire che quelli che hanno provato sul serio a eliminare del tutto, o quasi, l’intervento umano sull’informazione hanno dovuto chiudere in fretta e furia perché gli utenti non erano soddisfatti. Uno tra tutti Claude Explains di Anthropic che ha resistito solo poche settimane.
Nel penultimo capoverso viene annunciata “la seguente lista “ Che però non risulta essere cliccabile…
Molto esplicativo sul rapporto fra AI e giornalismo.